Licaone
"Cara, oggi cucino io!"
"Come mai, caro?"
"Mangia da noi nostro genero (il padre del figlio di nostra figlia, in realtà, ma sono inezie) Zeus, e voglio fargli vedere che sono meglio di Cracco. Tuo nipote... lo preferisci fritto o alla griglia?"
Rewind
In quel periodo la maggior parte degli dei si faceva i ca**i suoi più del solito, così la Terra divenne un posto talmente pessimo che quelle due volte che Ermes doveva scenderci rischiava che gli rubassero persino le scarpe. E lui è il dio dei ladri. (Ok, lo ammetto, tutti vogliono le scarpe alate anche oggi)
Quando il povero postino si rifiuta di portare il bigliettino di Zeus con scritto << Ti piaccio? Barra sì o sì >> alla bellagnocca di turno, il padre degli dei si fa venire qualche dubbio sulle effettive condizioni della Terra e decide di vestirsi da contadino per vederci chiaro.
Avendo però la capacità di mantenere un segreto del portinaio del mio condominio, tutti scoprono che c'è un dio che si aggira.
Decide di fermarsi a casa di Licáone, di cui aveva sentito peste e corna come di pochi altri, e che per inciso era il padre di una sua precedente bellagnocca, Callisto, a cui lui aveva affidato il figlio nato, Arcade, perché lei era ̶d̶i̶v̶e̶n̶t̶a̶t̶a̶ ̶o̶r̶s̶a̶ impossibilitata.
Licaone, preso dalla sindrome di Ezio Greggio, fa partire il "È lui o non è lui?" e decide di usare il modo più sano e pacifico per accertarsene: "Se riconosce che la carne che gli ho servito è umana (di suo figlio, così fa più chic) allora è davvero Zeus!"
Non fa in tempo ad entrare il primo piatto che l'incazzatura del dio ha già raggiunto i 10^10 Volt e ha distrutto la casa intera, per placarsi solo vedendo l'uomo trasformato in lupo.
Non si scorda neppure del suo figliolo, di cui recupera i pezzi e ne fa un brodo da cui Arcade ne esce di nuovo vivo e in piena forma. No, non scandalizzatevi, era pratica comune se qualcuno era fatto a pezzi.
Sta di fatto che Licáone aveva fatto talmente schifo al padre degli dei che questo inserisce nella lista delle cose da fare nei prossimi 100 anni il diluvio universale...
"Come mai, caro?"
"Mangia da noi nostro genero (il padre del figlio di nostra figlia, in realtà, ma sono inezie) Zeus, e voglio fargli vedere che sono meglio di Cracco. Tuo nipote... lo preferisci fritto o alla griglia?"
Rewind
In quel periodo la maggior parte degli dei si faceva i ca**i suoi più del solito, così la Terra divenne un posto talmente pessimo che quelle due volte che Ermes doveva scenderci rischiava che gli rubassero persino le scarpe. E lui è il dio dei ladri. (Ok, lo ammetto, tutti vogliono le scarpe alate anche oggi)
Quando il povero postino si rifiuta di portare il bigliettino di Zeus con scritto << Ti piaccio? Barra sì o sì >> alla bellagnocca di turno, il padre degli dei si fa venire qualche dubbio sulle effettive condizioni della Terra e decide di vestirsi da contadino per vederci chiaro.
Avendo però la capacità di mantenere un segreto del portinaio del mio condominio, tutti scoprono che c'è un dio che si aggira.
Decide di fermarsi a casa di Licáone, di cui aveva sentito peste e corna come di pochi altri, e che per inciso era il padre di una sua precedente bellagnocca, Callisto, a cui lui aveva affidato il figlio nato, Arcade, perché lei era ̶d̶i̶v̶e̶n̶t̶a̶t̶a̶ ̶o̶r̶s̶a̶ impossibilitata.
Licaone, preso dalla sindrome di Ezio Greggio, fa partire il "È lui o non è lui?" e decide di usare il modo più sano e pacifico per accertarsene: "Se riconosce che la carne che gli ho servito è umana (di suo figlio, così fa più chic) allora è davvero Zeus!"
Non fa in tempo ad entrare il primo piatto che l'incazzatura del dio ha già raggiunto i 10^10 Volt e ha distrutto la casa intera, per placarsi solo vedendo l'uomo trasformato in lupo.
Non si scorda neppure del suo figliolo, di cui recupera i pezzi e ne fa un brodo da cui Arcade ne esce di nuovo vivo e in piena forma. No, non scandalizzatevi, era pratica comune se qualcuno era fatto a pezzi.
Sta di fatto che Licáone aveva fatto talmente schifo al padre degli dei che questo inserisce nella lista delle cose da fare nei prossimi 100 anni il diluvio universale...