Apollo
Apollo era.... eh eh Apollo era divino.
Non sto dicendo per parere personale: era considerato il dio maschile più bello. Era patrono della poesia e della musica e doveva scarrozzare ogni giorno Elio, il Sole, dall'alba al tramonto. Lo si vede spesso suonare una lira tra delle ragazze danzanti, le Muse, di cui era il capo. Ah, una cosa abbastanza importante: era anche un ottimo arciere. |
Con tutta la sua bellezza però, non fu molto fortunato in amore.
Tutto per colpa di quel nano-dio alato di Eros, dio dell'amore, che era geloso perché, anche se girava con arco e frecce, non aveva il dominio di quest'arte.
Per ripicca usò il suo potere: colpì Apollo con una freccia, stando attento che vedesse Daphne, una ninfa che viveva nelle foreste.
Colpì poi la ragazza con una freccia di piombo. In questo modo non si sarebbe più innamorata di nessuno.
Perfido il mini dio, vero?
Comunque cominciò la corsa. Apollo inseguiva Daphne e lei scappava intimorita.
Questa passione non corrisposta portò la ninfa a un gesto radicale. Pregò la madre terra, Gea, che la trasformasse in un albero, così da non dover subire gli agguati del dio.
Grazie alla Titana, mentre Apollo la rincorreva in cima a una roccia, lei si trasformò in una pianta d'alloro.
Da questo deriva la corona d'alloro dei poeti: il dio prese dei rami della sua bella e si fece il copricapo che ancora oggi è definito "corona d'alloro".
Tutto per colpa di quel nano-dio alato di Eros, dio dell'amore, che era geloso perché, anche se girava con arco e frecce, non aveva il dominio di quest'arte.
Per ripicca usò il suo potere: colpì Apollo con una freccia, stando attento che vedesse Daphne, una ninfa che viveva nelle foreste.
Colpì poi la ragazza con una freccia di piombo. In questo modo non si sarebbe più innamorata di nessuno.
Perfido il mini dio, vero?
Comunque cominciò la corsa. Apollo inseguiva Daphne e lei scappava intimorita.
Questa passione non corrisposta portò la ninfa a un gesto radicale. Pregò la madre terra, Gea, che la trasformasse in un albero, così da non dover subire gli agguati del dio.
Grazie alla Titana, mentre Apollo la rincorreva in cima a una roccia, lei si trasformò in una pianta d'alloro.
Da questo deriva la corona d'alloro dei poeti: il dio prese dei rami della sua bella e si fece il copricapo che ancora oggi è definito "corona d'alloro".