Calipso
Quella brutta #@$€@#&%€!!!!
Ok ok sono calma. Amo troppo Ulisse e quella strega è... Calmiamoci, calmiamoci. È figlia di Atlante, uno dei Titani, per questo durante la Titanomachia ha preso le loro difese e... beh, hanno perso, quindi è stata messa in punizione dagli dei sull'isola di Ogigia, sparsa a caso nel Mediterraneo, con qualche ancella e ogni tanto qualche bel fusto di passaggio tanto per allietare l'atmosfera. Fino a qui nulla da ridire, fino che approda da lei lui, l'uomo della mia vita (se non fosse morto da duemila anni) che lascerei comunque stare visto che è, come dire, molto sposato e io lo amo ancora di più per questo: Odisseo. Mentre Penelope tela e stela, per un po' di tempo Odisseo ogni santo giorno continua: "Hai una barca? Mi presti una barca? Se taglio alberi è un problema? Posso partire?" Ok, ammetto che può essere un tantino logorroico anche lui, ma vuole solo tornare a casa, a scapito di immortalità e altre robette da nulla così. Ah, quel po' di tempo in cui è bloccato su quella maledetta isola sono sette anni. Porca %@#& sette anni!!! Capisco la solitudine, ma così è troppo! Il povero viaggiatore non ce la fa più e, ormai, piange. Atena lo sente, si accorge di aver fatto un pisolino pomeridiano troppo lungo e va a tirare le orecchie a Zeus affinché lo sblocchi. Ermes parte a tutta birra, con un sorriso sulle labbra e una minaccia bella e pronta. Odisseo può partire, e non partire tipo "Vai pure", no no, del tipo "Vai, smamma, sparisci di qui in meno di mezz'ora!". Gli dei sanno essere convincenti. Calipso rimane quindi di nuovo sulla sua Ogigia con le sue ancelle ad aspettare il prossimo bel fusto di passaggio. Sono stata brava? Ora posso sfogarmi? Grazie LASCIA STARE IL MIO CUORE BRUTTA @$#%#€@&#~€#%%@€ CHE NON SEI ALTRO, DOPO SETTE ANNI! I miei scleri non devono per forza avere un senso, sia chiaro. |