Fetonte
"Senti mamma... Perché io sono alto biondo, con gli occhi azzurri e una certa tendenza a brillare, mentre i miei fratelli sono bassi, mori e... opachi?"
"Emmm... Ok, è arrivato il momento di dirtelo. Sei figlio di Apollo."
"..."
"..."
"Sparala più grossa, ma'!"
"No, giuro!"
Fetonte, piccolo bimbo innocente, ci crede e cominica a vantarsi dai suoi amichetti che per tutta risposta gli danno del co****ne montato. "Almeno di' a tua mamma di dire che era un vichingo, è più credibile!"
Lui torna quindi da mamma a chiedere una prova, il test del DNA, il calzino rubato al dio dopo l'atto, qualcosa! E lei gli dice di andare a Est. Vai! Tanto lo trovi sicuro. Chiediglielo!
Fetonte parte. Parte a piedi. Dall'Etiopia supera l'India e (cit.) "di slancio arriva dove sorge il padre". Ovidio... cos'è per te uno slancio, scusa?
Il palazzo di Apollo è uno schiaffo alla miseria proprio. Un intero palazzo di oro e argento pieno di decori che la sola descrizione occupa una pagina intera. Fetonte entra pianino pianino, senza far rumore, si presenta al Dio, stando a debita distanza. Anche perché lui se ne stava sul suo trono di smeraldo, vestito con mantelli di porpora e circondato da una decina di altre divinità.
"Non vorrei disturbare, ma mia madre Climene dice..."
"FIGGHIO! LA MIA CREATURA! Vieni, fatti abbracciare! Come ti sei fatto grande e bello! Ma mangi? Ti vedo un po' sciupato... Lo vuoi un regalino, a papà? Sullo Stige, quello che vuoi!"
Apollo è così, una palla gnocca di tenerezza con un'enorme sfiga che si palesa in ogni occasione.
"Posso guidare il carro del Sole?" Appunto, eccola.
Allora capiamoci. Per prendere la patente 'He', Apollo ha studiato 251463528 anni, ha fatto 58749632511 guide e comunque ha dovuto rifare l'esame una dozzina di volte. Neanche Zeus è in grado di portarlo. Ancora adesso persino Apollo ha paura quando guarda in basso. In più bisogna combattere le costellazioni, che se passi vicino al leone ti prende per un gomitolo e non è mica facile sfuggirgli! E poi, mannaggia a Dosancos, manco i cavalli che ti danno retta!
Ma Apollino d'oro ha giurato sullo Stige, non può tirarsi indietro, altrimenti gli tocca passare anni e anni a due centimentri dalla morte... e non è un'idea piacevole.
"No sul serio, ti preeeeeeeeeeego cambia idea! Ma lo vedi come sono in ansia per te? Chiedimi uno scontro uno vs uno con Ares, hai più possibilità! Ti preeeeeeeeego non andare!! Ma come fai ad avere dubbi ancora, lo vedi il panico nei miei occhi?! Sì che sei la mia creatura, non fare 'sta cagata!"
Ma niente, arriva il mattino e il ragazzo parte.
"Emmm... Ok, è arrivato il momento di dirtelo. Sei figlio di Apollo."
"..."
"..."
"Sparala più grossa, ma'!"
"No, giuro!"
Fetonte, piccolo bimbo innocente, ci crede e cominica a vantarsi dai suoi amichetti che per tutta risposta gli danno del co****ne montato. "Almeno di' a tua mamma di dire che era un vichingo, è più credibile!"
Lui torna quindi da mamma a chiedere una prova, il test del DNA, il calzino rubato al dio dopo l'atto, qualcosa! E lei gli dice di andare a Est. Vai! Tanto lo trovi sicuro. Chiediglielo!
Fetonte parte. Parte a piedi. Dall'Etiopia supera l'India e (cit.) "di slancio arriva dove sorge il padre". Ovidio... cos'è per te uno slancio, scusa?
Il palazzo di Apollo è uno schiaffo alla miseria proprio. Un intero palazzo di oro e argento pieno di decori che la sola descrizione occupa una pagina intera. Fetonte entra pianino pianino, senza far rumore, si presenta al Dio, stando a debita distanza. Anche perché lui se ne stava sul suo trono di smeraldo, vestito con mantelli di porpora e circondato da una decina di altre divinità.
"Non vorrei disturbare, ma mia madre Climene dice..."
"FIGGHIO! LA MIA CREATURA! Vieni, fatti abbracciare! Come ti sei fatto grande e bello! Ma mangi? Ti vedo un po' sciupato... Lo vuoi un regalino, a papà? Sullo Stige, quello che vuoi!"
Apollo è così, una palla gnocca di tenerezza con un'enorme sfiga che si palesa in ogni occasione.
"Posso guidare il carro del Sole?" Appunto, eccola.
Allora capiamoci. Per prendere la patente 'He', Apollo ha studiato 251463528 anni, ha fatto 58749632511 guide e comunque ha dovuto rifare l'esame una dozzina di volte. Neanche Zeus è in grado di portarlo. Ancora adesso persino Apollo ha paura quando guarda in basso. In più bisogna combattere le costellazioni, che se passi vicino al leone ti prende per un gomitolo e non è mica facile sfuggirgli! E poi, mannaggia a Dosancos, manco i cavalli che ti danno retta!
Ma Apollino d'oro ha giurato sullo Stige, non può tirarsi indietro, altrimenti gli tocca passare anni e anni a due centimentri dalla morte... e non è un'idea piacevole.
"No sul serio, ti preeeeeeeeeeego cambia idea! Ma lo vedi come sono in ansia per te? Chiedimi uno scontro uno vs uno con Ares, hai più possibilità! Ti preeeeeeeeego non andare!! Ma come fai ad avere dubbi ancora, lo vedi il panico nei miei occhi?! Sì che sei la mia creatura, non fare 'sta cagata!"
Ma niente, arriva il mattino e il ragazzo parte.
Danni, paginate e paginate di danni. Non riesce a tenere i cavalli che sono abituati a un peso più cospiquo, brucia le chiappe dell'orsa, fa scappare Boote e mannaggia quanto è salito in alto.
Si sente un urlo da terra: "IO TE L'AVEVO DETTO!". Artemide che cavalca poco sotto, si chiede che droga abbia preso suo fratello, perché di danni ne aveva fatti pure lui, ma mai così tanti! Le montagne vanno a fuoco, le piante si seccano, le città cadono, i fiumi spariscono, i mari evaporano e chi più ne ha più ne metta. In particolare, siccome lo scopo era fare il gradasso dai suoi amici, si avvicina così tanto che il popolo dell'Etiopia diventa nero di pelle. |
De Chirico
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E qui, signori e signore, assistiamo a un evento epico: Gea si risolleva quel che basta, apre la mano e se la spalma in fronte. LA PRIMA FACEPALM DELLA STORIA! Mi gaso solo io? Oook...
Ma in pratica quello che la Madre Terra ha da dire è: "Zeus, che cazzo fai!?!?". Sì, perché è il capo, se qualcuno fa danni è sempre colpa sua.
Quindi il padre degli dei prende Apollo per le orecchie: "Adesso tu sali lassù, capito? Io intanto gioco a freccette elettriche. Non. Provare. A. Lamentarti."
Beh... Zeus è molto bravo a freccette elettriche... fa sempre centro...
Facendosi dare un passaggio dalla sorella, Apollo riprende il suo carro e la giornata finisce meglio di com'era cominciata.
Io ve lo ripeto tutte le volte: se qualcuno vi giura sullo Stige che vi farà un dono, chiedete un caffè! Il rapporto tra i giuramenti e le morti è 1:1!
Ma in pratica quello che la Madre Terra ha da dire è: "Zeus, che cazzo fai!?!?". Sì, perché è il capo, se qualcuno fa danni è sempre colpa sua.
Quindi il padre degli dei prende Apollo per le orecchie: "Adesso tu sali lassù, capito? Io intanto gioco a freccette elettriche. Non. Provare. A. Lamentarti."
Beh... Zeus è molto bravo a freccette elettriche... fa sempre centro...
Facendosi dare un passaggio dalla sorella, Apollo riprende il suo carro e la giornata finisce meglio di com'era cominciata.
Io ve lo ripeto tutte le volte: se qualcuno vi giura sullo Stige che vi farà un dono, chiedete un caffè! Il rapporto tra i giuramenti e le morti è 1:1!