Atalanta
Questa donna è una gnocca. Non c'è davvero altro aggettivo più adatto.
Per varie, Artemide si era incazzata contro Oineo, il re del paese di turno, Calidone. Gli aveva scagliato quindi contro un cinghiale enorme, con occhi iniettati di sangue, setole che nemmeno i porcospini, la bava bollente che cola, le zanne da elefante e che sputa fiamme che nemmeno i draghi. Uno di quegli animaletti da compagnia delle bambine delle elementari insomma. Lo scopo di questo cucciolone in pratica era distruggere ogni possibile fonte di cibo.
Meleagro, il principe, mette assieme quindi un gruppone di eroi per sconfiggerlo tra cui Atalanta, armata di arco e frecce, con i capelli raccolti a crocchia e un cinturone marrone tipo cowboy a tenerle la veste. Già a questo punto, solo vedendola, Meleagro stava sbavando ed aveva gli occhioni a cuore.
Intanto erano tutti in marcia nel bosco per trovare il pony setoloso, fino a che non riescono a circondarlo in una vallata.
Dopo una mitologica serie di lisci e la perdita senza senso precisato di 4 persone, Atalanta incocca una freccia e la pianta sotto l'orecchio dell'animale, facendogli scorrere il sangue. Se lei era felice per il colpo, Meleagro era lì lì per venire. Gli altri grandi uomini forti non potevano accettare che l'unica ad aver ferito l'animale fosse una donzella e stile scimmioni impazziti fanno partire una raffica di frecce e lance a casaccio... lisciando il cinghiale enorme ancora di più.
Cammeo necessario ad Anceo, il suo urlo "Sono uomo, sono meglio!" e alla sua morte straziante con le zanne della belva su per l'inguine.
Finalmente Meleagro riesce a far fuori il pony setoloso. Data la completa inutilità di ogni altro pene-munito del gruppo e principalmente dato il testosterone che gli pompa preponderante nelle vene strappa la testa all'animale, questa cosa zozza di fango, piena di graffi, con due zanne enormi, gli occhi ribaltati indietro e grondante sangue, ci mette sopra un fiocchetto e la regala ad Atalanta. "Oddei, grazie! Ma come sei gentile! Lo userò come centro tavola!"
Ma gli uomini... sono stupidi. In particolare i due zii di Meleagro, che tentano di rubare la testa ad Atalanta, fanno incazzare il nipote e dopo varie, muoiono tutti e tre.
Atalanta torna a casa con sottobraccio la testa del pony setoloso e, dopo averlo sistemato in modo per niente inquietante in mezzo alla casa, si reca da un'oracolo per scoprire il fato delle sue nozze, vista la fila di pretendenti che aveva. La risposta della sacerdotessa di Apollo è qualcosa come: "Naaaaa, non ti serve! Ma non sfuggirai e non sarai più te stessa."
Ora, Atalanta si piaceva. Tanto. Quindi va a vivere da sola nei boschi. Ma nisba, orde di uomini la seguono pure lì e allora lei decide di istituire questa sfida: chi l'avesse battuta nella corsa sarebbe diventato suo marito. Chi avesse perso sarebbe morto, preferibilmente male.
Lasciatemi tradurre nel XXI secolo questa sfida per favore, perché non rende altrimenti:
<< Ora, Serena Williams si piaceva. Tanto. Quindi va a vivere da sola nei boschi. Ma nisba, orde di uomini la seguono pure lì e allora lei decide di istituire questa sfida: chi l'avesse battuta nel tennis sarebbe diventato suo marito. Chi avesse perso sarebbe morto, preferibilmente male.>>
Così capite la gravità della cosa.
Quindi, assieme alla testa del pony setoloso, Atalanta comicia a collezionare cadaveri di pretendenti.
Ippomene, che inizialmente non capiva perché qualcuno accettasse questa sfida assurda, comincia a sbavare peggio di tutti non appena la vede nuda. Sì, lei si spoglia in giro a caso.
"Ti prego, gareggia con me! Se vinco, sono discendente di Poseidone, quindi non faccio proprio schifo ecco. Se perdo, ti potrai vantare di ciò fino alla morte!"
Ma lei non lo sta più nemmeno ascoltando, sentendo l'impellente bisogno di farselo sul posto. Ma si trattiene.
Ok, forse sto sfociando nella pedofilia, ma questo ragazzo è assurdamente gnocco! E non ha nemmeno paura di morire male perché, insomma, SO che vincerei io. No, non posso accettare questa sfida, vai e vivi felice! Ma con un'altra? Non voglio... Ma che pippe mentali, ho la motagna di cadaveri dietro casa e mi preoccupo per questa gnappetta? È ingiusto negargli la possibiltà di partecipare! Ma se poi dovrà morire? Io lo VOGLIO! Ma le mie nozze sono sfigate, non fosse per questo ti sposerei anche adesso, sapevilo.
Nel frattempo lui prega Aphrodite, che avendo il fetish per queste cose, decide di aiutarlo donandogli tre mele dorate. Comincia la corsa.
Ippomene è una pippa. Immensa.
Dire che entrambi stiano correndo è un eufemismo. Ippomene corre, Atalanta imita lo slow motion tentando in tutti i modi di rimanere dietro di lui, ma fa fatica. Quando decide che è troppo palese lo supera e va avanti un pochino, così lui lancia la prima delle tre mele.
"Woooo ma che bella mela! Non ho mai visto un frutto così tondo! Mi sa che mi fermerò qui una decina di minuti a contemplarla!". Ciò accade tre volte perché lei riusciva sempre a raggiungerlo e superarlo.
L'ultima mela però ha avuto un tocco divino in più. Pesava quanto tre angurie. Quindi il ragazzo riesce per primo a tagliare il traguardo e i due si sposano.
Ippomene è un idota, ve l'ho mai detto? Quindi si scorda di ringraziare la dea per il suo aiuto. Il risultato è quindi che la dea dell'Amore fa si che loro si amino in una grotta sacra alla dea Madre Cibele, che non fu troppo felice di ciò, e decide di trasformarli in leoni e aggiogarli al suo carro.
Per varie, Artemide si era incazzata contro Oineo, il re del paese di turno, Calidone. Gli aveva scagliato quindi contro un cinghiale enorme, con occhi iniettati di sangue, setole che nemmeno i porcospini, la bava bollente che cola, le zanne da elefante e che sputa fiamme che nemmeno i draghi. Uno di quegli animaletti da compagnia delle bambine delle elementari insomma. Lo scopo di questo cucciolone in pratica era distruggere ogni possibile fonte di cibo.
Meleagro, il principe, mette assieme quindi un gruppone di eroi per sconfiggerlo tra cui Atalanta, armata di arco e frecce, con i capelli raccolti a crocchia e un cinturone marrone tipo cowboy a tenerle la veste. Già a questo punto, solo vedendola, Meleagro stava sbavando ed aveva gli occhioni a cuore.
Intanto erano tutti in marcia nel bosco per trovare il pony setoloso, fino a che non riescono a circondarlo in una vallata.
Dopo una mitologica serie di lisci e la perdita senza senso precisato di 4 persone, Atalanta incocca una freccia e la pianta sotto l'orecchio dell'animale, facendogli scorrere il sangue. Se lei era felice per il colpo, Meleagro era lì lì per venire. Gli altri grandi uomini forti non potevano accettare che l'unica ad aver ferito l'animale fosse una donzella e stile scimmioni impazziti fanno partire una raffica di frecce e lance a casaccio... lisciando il cinghiale enorme ancora di più.
Cammeo necessario ad Anceo, il suo urlo "Sono uomo, sono meglio!" e alla sua morte straziante con le zanne della belva su per l'inguine.
Finalmente Meleagro riesce a far fuori il pony setoloso. Data la completa inutilità di ogni altro pene-munito del gruppo e principalmente dato il testosterone che gli pompa preponderante nelle vene strappa la testa all'animale, questa cosa zozza di fango, piena di graffi, con due zanne enormi, gli occhi ribaltati indietro e grondante sangue, ci mette sopra un fiocchetto e la regala ad Atalanta. "Oddei, grazie! Ma come sei gentile! Lo userò come centro tavola!"
Ma gli uomini... sono stupidi. In particolare i due zii di Meleagro, che tentano di rubare la testa ad Atalanta, fanno incazzare il nipote e dopo varie, muoiono tutti e tre.
Atalanta torna a casa con sottobraccio la testa del pony setoloso e, dopo averlo sistemato in modo per niente inquietante in mezzo alla casa, si reca da un'oracolo per scoprire il fato delle sue nozze, vista la fila di pretendenti che aveva. La risposta della sacerdotessa di Apollo è qualcosa come: "Naaaaa, non ti serve! Ma non sfuggirai e non sarai più te stessa."
Ora, Atalanta si piaceva. Tanto. Quindi va a vivere da sola nei boschi. Ma nisba, orde di uomini la seguono pure lì e allora lei decide di istituire questa sfida: chi l'avesse battuta nella corsa sarebbe diventato suo marito. Chi avesse perso sarebbe morto, preferibilmente male.
Lasciatemi tradurre nel XXI secolo questa sfida per favore, perché non rende altrimenti:
<< Ora, Serena Williams si piaceva. Tanto. Quindi va a vivere da sola nei boschi. Ma nisba, orde di uomini la seguono pure lì e allora lei decide di istituire questa sfida: chi l'avesse battuta nel tennis sarebbe diventato suo marito. Chi avesse perso sarebbe morto, preferibilmente male.>>
Così capite la gravità della cosa.
Quindi, assieme alla testa del pony setoloso, Atalanta comicia a collezionare cadaveri di pretendenti.
Ippomene, che inizialmente non capiva perché qualcuno accettasse questa sfida assurda, comincia a sbavare peggio di tutti non appena la vede nuda. Sì, lei si spoglia in giro a caso.
"Ti prego, gareggia con me! Se vinco, sono discendente di Poseidone, quindi non faccio proprio schifo ecco. Se perdo, ti potrai vantare di ciò fino alla morte!"
Ma lei non lo sta più nemmeno ascoltando, sentendo l'impellente bisogno di farselo sul posto. Ma si trattiene.
Ok, forse sto sfociando nella pedofilia, ma questo ragazzo è assurdamente gnocco! E non ha nemmeno paura di morire male perché, insomma, SO che vincerei io. No, non posso accettare questa sfida, vai e vivi felice! Ma con un'altra? Non voglio... Ma che pippe mentali, ho la motagna di cadaveri dietro casa e mi preoccupo per questa gnappetta? È ingiusto negargli la possibiltà di partecipare! Ma se poi dovrà morire? Io lo VOGLIO! Ma le mie nozze sono sfigate, non fosse per questo ti sposerei anche adesso, sapevilo.
Nel frattempo lui prega Aphrodite, che avendo il fetish per queste cose, decide di aiutarlo donandogli tre mele dorate. Comincia la corsa.
Ippomene è una pippa. Immensa.
Dire che entrambi stiano correndo è un eufemismo. Ippomene corre, Atalanta imita lo slow motion tentando in tutti i modi di rimanere dietro di lui, ma fa fatica. Quando decide che è troppo palese lo supera e va avanti un pochino, così lui lancia la prima delle tre mele.
"Woooo ma che bella mela! Non ho mai visto un frutto così tondo! Mi sa che mi fermerò qui una decina di minuti a contemplarla!". Ciò accade tre volte perché lei riusciva sempre a raggiungerlo e superarlo.
L'ultima mela però ha avuto un tocco divino in più. Pesava quanto tre angurie. Quindi il ragazzo riesce per primo a tagliare il traguardo e i due si sposano.
Ippomene è un idota, ve l'ho mai detto? Quindi si scorda di ringraziare la dea per il suo aiuto. Il risultato è quindi che la dea dell'Amore fa si che loro si amino in una grotta sacra alla dea Madre Cibele, che non fu troppo felice di ciò, e decide di trasformarli in leoni e aggiogarli al suo carro.