Sotto la crosta terrestre
Comincia la discesa verso il mondo sotterraneo dei morti.
Mi è capitato più volte che, mentre cercavo di spiegare come fosse l'Averno, qualcuno mi facesse un appunto del tipo: "Ma Dante ha scritto che..."
Dante è arrivato molto tempo dopo, circa 2700 anni, e lo ha cristianizzato molto, troppo per i miei gusti.
Mi è capitato più volte che, mentre cercavo di spiegare come fosse l'Averno, qualcuno mi facesse un appunto del tipo: "Ma Dante ha scritto che..."
Dante è arrivato molto tempo dopo, circa 2700 anni, e lo ha cristianizzato molto, troppo per i miei gusti.
Se avete in mente qualcosa di triste, macabro e ripugnante come l'immagine qui a fianco... non ho scuse, avete ragione. In parte.
Questi sono i campi delle pene, dove coloro che avevano compiuto azioni ingiuste durante la vita o che avevano fatto qualche torto a qualche dio, dovevano soffrire più o meno per l'eternità. |
Ma, a sorpresa, anche questo era un aspetto degli inferi.
Sì, sotto terra stava anche il paradiso, denominato Campi Elisi o Eliseo. Era il luogo in cui andavano le anime dei morti valorosi, coloro che avevano vissuto senza fare torti e che avevano sempre rispettato gli dei o, soprattutto, ne erano stati amati. Qui non esistevano fame, sete o stanchezza, era un enorme giardino fiorito con dolci ruscelli e graziosi fanciulli e fanciulle. |
Quello che invece è il purgatorio cristiano sono le Praterie degli Asfodeli, un luogo né bello né brutto anche se privo di una decente fonte di illuminazione, dove le ombre (per i Greci si parla di ombre, non anime) dei defunti vagano aspettando di poter rinascere.
La reincarnazione greca avviene in un modo un po' particolare: si può scegliere in che cosa rinascere.
Allora, spiegazione geografica: gli inferi erano un luogo fisico, in cui ogni tanto anche i viventi potevano entrare e uscire, con determinate regole.
Questo luogo sotterraneo era circondato da 5 fiumi: Stige, Cocito, Acheronte, Flegetonte e Lete.
Quest'ultimo aveva la capacità di far dimenticare la vita precedente alle ombre, cosicché, una volta scelto cosa volessero essere, ne bevessero le acque e potessero ricominciare una nuova esistenza.
Manca in ultimo il Tartaro.
Questo era il luogo più brutto e inospitale degli inferi. Era la parte più fonda dei Campi delle Pene, in fondo. Popolazione scarsa: alcuni dei Titani più pericolosi fatti a fette tipo sushi da Zeus e due o tre semidei come Tantalo, costretto a morire a contatto con il cibo, senza poterlo prendere, o Sisifo, che per non essere ucciso aveva incatenato Tanato, dio della morte, e non si era fatto seppellire per non finire nel Tartaro. Ce lo hanno portato a forza gli dei anche contro le regole imposte da Ade stesso.
In conclusione, i Greci sapevano meglio del regno dei morti piuttosto che dell'Olimpo e questo è tutto dire.
Erano presenti molti ingressi per questo regno, uno dei quali si trova nel paese dei Cimmeri, dove si recò anche Ulisse. No, non è stato divertente.
Bisogna essere sepolti secondo le onoranze funebri altrimenti si rimane a vagare sulle soglie di questo regno all'infinito.
Questo è tutto, buona morte!!
La reincarnazione greca avviene in un modo un po' particolare: si può scegliere in che cosa rinascere.
Allora, spiegazione geografica: gli inferi erano un luogo fisico, in cui ogni tanto anche i viventi potevano entrare e uscire, con determinate regole.
Questo luogo sotterraneo era circondato da 5 fiumi: Stige, Cocito, Acheronte, Flegetonte e Lete.
Quest'ultimo aveva la capacità di far dimenticare la vita precedente alle ombre, cosicché, una volta scelto cosa volessero essere, ne bevessero le acque e potessero ricominciare una nuova esistenza.
Manca in ultimo il Tartaro.
Questo era il luogo più brutto e inospitale degli inferi. Era la parte più fonda dei Campi delle Pene, in fondo. Popolazione scarsa: alcuni dei Titani più pericolosi fatti a fette tipo sushi da Zeus e due o tre semidei come Tantalo, costretto a morire a contatto con il cibo, senza poterlo prendere, o Sisifo, che per non essere ucciso aveva incatenato Tanato, dio della morte, e non si era fatto seppellire per non finire nel Tartaro. Ce lo hanno portato a forza gli dei anche contro le regole imposte da Ade stesso.
In conclusione, i Greci sapevano meglio del regno dei morti piuttosto che dell'Olimpo e questo è tutto dire.
Erano presenti molti ingressi per questo regno, uno dei quali si trova nel paese dei Cimmeri, dove si recò anche Ulisse. No, non è stato divertente.
Bisogna essere sepolti secondo le onoranze funebri altrimenti si rimane a vagare sulle soglie di questo regno all'infinito.
Questo è tutto, buona morte!!